In memoriam

 

Patrizia Pozzi

Patrizia Pozzi

Lo scorso 5 gennaio – S. Amelia, giorno del mio onomastico – ho pensato a Patrizia e a un biglietto di auguri che in IV ginnasio mi aveva mandato con la nota fattucchiera dei fumetti incollata sulla busta. Così, per sorriderne, le ho inviato un video sciocco in proposito. Grazie a sua figlia Susanna, comunicavo con lei tramite posta elettronica da qualche mese, da quando avevo saputo della sua condizione di malata di Sla.

Purtroppo, il 5 gennaio sono arrivata tardi di un soffio.

Solo le sue parole possono raccontare la sua vicenda come merita. Invito davvero a leggere, e riflettere con lei sulle tematiche che il suo ricco bagaglio culturale, intersecandosi in modo così drammatico con la malattia, ha suscitato.

https://www.merateonline.it/

https://laletturanonostante.it/2019/08/04/leggere-per-vivere-e-vivere-per-leggere/

Il suo profilo professionale è stato ricordato dal dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano dove ha insegnato Storia del pensiero ebraico, http://www.dipafilo.unimi.it,

Gli studenti del Liceo Carlo Tenca di Milano possono dire di lei come loro professoressa di filosofia.

Da parte mia vorrei ricordarla come una mia allegra, simpatica, arguta compagna, quasi sempre avvolta da una sciarpa, i capelli biondi lunghi, la riga in mezzo, gli occhiali tondi scivolati sul naso e le espressioni dello sguardo che arrivavano precise e inequivocabili attraverso le lenti.

Ci siamo ritrovate sulle pagine dell’Associazione quando ho inviato la foto della nostra classe, che non era purtroppo una classe molto unita. Dopo la maturità ci eravamo persi, ma lei aveva tenuto rapporti con tanti di noi. Ci siamo scambiate ricordi, risate, notizie, la promessa reciproca di non perderci di nuovo… la manterremo altrove.

Amelia Belloni Sonzogni